A Custonaci nasce un pane speciale dal sapore antico: il pane di Tumminia di Enzo e Pina
“Suli e ventu fa frumentu“, cosi recita un detto siciliano e a Custonaci, piccolo borgo a pochissimi km da Trapani e da San Vito Lo Capo il sole e il vento certo non mancano. Forse è anche per questo che nella splendida cittadina bagnata da acque cristalline, location di alcune puntate di Montalbano e della seguitissima serie tv Makari, si fa un pane d’altri tempi.
E’ il pane di Tumminia di Enzo e Pina, una simpatica e cordiale coppia che, con passione e professione, ogni giorno regalano tante specialità, come si legge nella loro insegna “Ricercatori di sapori“; specialità dove la sapienza, la conoscenza, la ricerca e la qualità degli alimenti base, fanno la differenza e restituiscono al nostro palato sapori dimenticati. Qui il pane, quello speciale di Tumminia si fa solo al martedì, si conserva bene e val la pena farne “rifornimento” e gustarlo durante la settimana, sempre buono, come si faceva una volta nelle case contadine, dove le massaie la sapevano lunga!
La bottega di Enzo e Pina è tappa obbligata per chi attraversa il territorio di Custonaci ma non solo. Ci sono fedelissimi che arrivano appositamente, anche dalla provincia perché il passa parola è la pubblicità migliore di chi sa apprezzare.
Da “Ricercatori di sapori” si trovano biscotti, dolcetti con ripieni vari, pizze e pizzette in tutte le declinazioni ma chi la fa da padrone è il pane che non è un pane e basta, è una creatura che parla agli occhi prima e intanto solletica le narici e stuzzica la voglia di “cunzarlo”. Un pane dall’inconfondibile, abbondante presenza di “ciminu”, dal colore abbronzato, dall’aspetto rustico e familiare che diffonde nell’aria un odore tutto suo che sa di antico.
Un pane con una crosticina scura sui toni del caffè e una mollica dal piacevole retrogusto di malto. Il segreto di questa gemma da incastonare nella nostra alimentazione? La farina di Tumminia, quella farina che, per un po’ dimenticata e soppiantata per interessi economici, risulta meno sfruttata, meno raffinata e più ricca delle proprietà nutrizionali presenti nel chicco e, con questa, si ottengono prodotti a basso indice di glutine, più leggeri e digeribili.
La Tumminia è tornata, da alcuni anni, in auge, per restituire alla tavola le cose belle della vita e ritornare alle radici grazie e per merito di una nuova generazione di piccoli produttori agricoli che coltivano questo frumento sfidando la concorrenza con la qualità, nel rispetto dei cicli di coltivazione e con la macinazione a pietra.