Arte

A San Fratello i muri continuano a “parlare” e regalano decoro e arte, tra tradizione e storia

A San Fratello, in provincia di Messina, protagonista ancora la signora Raffella Nardone che abbiamo incontrato, artefice di altre iniziative volte a dare dignità, splendore e bellezza a muri scrostati, abbandonati, soprattutto nel centro storico del suo paese. Qui è già nato “Il muro della poesia” che, a domino, ha coinvolto grandi e piccoli diffondendo e promuovendo cultura, in nome della bellezza.

Oggi, in concomitanza con la stagione della raccolta delle olive, la signora Raffaella, con una sua iniziativa privata, ha incaricato lo Street Artist Andrea Sposari di creare un murale sulla facciata della sua abitazione, sita in Via Roccalavera. Il murale sembra voglia “raccontare”, con questo gesto possente del palmo della mano, colmo di olive, uno dei momenti più significativi di questa stagione autunnale: la raccolta delle olive.

San Fratello, Murale di Andrea Sposari – Foto di Raffaella Nardone

Momento che unisce famiglie intere, grandi e piccoli, con fatica e con gioia, a raccogliere il frutto di un anno di lavoro. In questa mano aperta verso il cielo c’è tutta la forza e l’umiltà, la dignità e la gratitudine per quello che, frutto del territorio, diventerà l’oro verde, fonte di ricchezza per le famiglie. Un bellissimo murale che riempie il cuore di bellezza e di significati.

Ma non finisce qui. Perchè l’artista Andrea Sposari, consapevole della bellezza che trasmette con la sua arte, ogni volta che crea un murale ne regala un altro, uno particolare però, uno che lasci il segno, che sia specifico del territorio, che lo rappresenti.

San Fratello, Murale di Andrea Sposari – Foto di Raffaella Nardone

Quindi è stato naturale cercare di “collocare” questo suo omaggio in una parete in pieno centro, esattamente in Piazza Monumento. E la scelta del soggetto non poteva non cadere che sulla rappresentazione dei Giudei che, ogni anno, nelle giornate di mercoledì, giovedì e venerdì della settimana Santa, indossano le divise ricamate dalle loro donne, suonano e girano per il paese cercando di disturbare tutte le funzioni religiose. Una tradizione, molto sentita , che richiama tanti emigrati e che si rappresenta solo a San Fratello.

Un’opera di grande effetto grafico, pittorico, emozionale che esprime tutto lo spirito di appartenenza di una comunità che, con gratitudine, per mano dell’amministrazione, ha consegnato, all’artista, una targa di ringraziamento.

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