Castelli

Uno scrigno d’arte e cultura affacciato sul mare: il Castello Arabo Normanno di Castellammare del Golfo

Il castello di Castellammare del Golfo, che regala quel profilo caratteristico come un merletto dipinto sul mare, é una fortezza, costruita dagli arabi intorno al decimo secolo, là dove oggi pulsa la vita del paese e si snoda un andirivieni di turisti, cittadini, ristoratori, commercianti che si affollano sulla banchina ad aspettare i pescatori che rientrano con le loro barche e il loro prezioso pescato, nel caratteristico porticciolo.

Ampliato durante il periodo Normanno e distrutto in parte durante la guerra tra Angioini e Aragonesi, fu dimora di molte famiglie principesche, vassalle dell’Imperatore che ne modificarono nei secoli l’aspetto. Nel 1500 il castello aveva due torri merlate: una detta “di San Giorgio”, l’altra “della Campana”. Nel 1537, venne eretta una terza torre, chiamata “il Baluardo”.

Questa splendida struttura, oggi importante museo e polo culturale, è il simbolo della cittadina che il presidente della Repubblica Mattarella ha insignito del titolo di “città”.

Il polo museale è articolato in quattro sezioni: 1) Museo dell’acqua e dei mulini; 2) Museo delle attività produttive; 3) Museo archeologico; 4) Museo delle attività Marinare.

All’interno delle varie sale si possono ammirare attrezzi agricoli e attrezzi utili al lavoro di piccoli artigiani, quali il calzolaio, l’addetto alla riparazione di ombrelli o oggetti in terracotta, o il costruttore di carretti. Poi si snodano percorsi dedicati alla lavorazione del pane e dei formaggi, alla coltivazione della vite, agli intrecci di vari materiali per creare oggetti. Sono esposti manufatti ed anfore per trasportare liquidi o sementi, risalenti al periodo romano, prova delle attività commerciali che ha caratterizzato questo angolo di mare.

Porticciolo di Castellammare del Golfo – Foto di CustonaciWeb

Recentemente, all’interno del polo culturale del Castello Arabo Normanno, si può usufruire di un percorso audio guidato, in italiano ed inglese, curato dalla Dott.sa Maria Lombardo che racconta l’aspetto storico delle varie esposizioni.

Numerosi sono i reperti archeologici, legati alle attività marinare, quali la pesca del tonno o in tempi più recenti, immagini legate alla filmografia che si è servita di tali scenografie naturali per raccontare e rappresentare. Il castello offre le sue splendide sale a meeting, convegni e manifestazioni, punto d’incontro per le istituzioni, per dibattiti culturali di intellettuali ed appassionati.

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