All’Olivuzza il Liberty del Villino Florio: vero capolavoro dell’Art Nouveau a livello europeo
Il Villino Florio all’Olivuzza è un edificio storico monumentale. E’ una delle prime opere architettoniche in stile Liberty, resistito allo scempio speculativo che subì Palermo. Infatti, negli anni 60 molti edifici del nostro patrimonio Liberty furono abbattuti per dare spazio alla sfrenata cementificazione edilizia.
Il Villino si trova in Viale Regina Margherita, nelle vicinanze della Zisa. E’ immerso in quel che resta del grande parco dell’Olivuzza. Questa è una contrada così chiamata per la presenza di una piccola “bettola”, dove si approvvigionavano i cacciatori. Il locale era gestito da una donna di nome Oliva che i suoi avventori chiamavano affettuosamente Olivuzza.
Tra il 1893 ed il 1898 i Florio, acquistarono, in questa contrada, una grande zona verde. Zona che confinava con la loro proprietà. Volevano costruire una “garçonniere” per il loro giovane Vincenzino. Questo splendido Villino, è testimonianza dell’estro, dell’arte creativa ed eclettica dell’architetto Ernesto Basile. Oggi s’innalza solitario tra quel che resta del grande parco iniziale e, come si vede, è circondato da palazzi.
In questa opera, di grande pregio artistico, si può leggere la natura cosmopolita del grande uomo di mondo che fu Vincenzo Florio. Basile si ispirò a lui nell’intessere, con intelligenza, eleganza e buon gusto, i vari stili che ricalcano un po’ tutte le tappe toccate nei viaggi del committente.
In esso è visibile un’armoniosa sintesi di stili ed elementi tra medievali e moderne. Gli intagli floreali, le superfici barocche, le torrette che rimandano ai castelli francesi, le colonnine romaniche e i bugnati rinascimentali. Un mixer di stili che ne hanno fatto un capolavoro originalissimo, un esempio dell’Art Nouveau a livello europeo. Splendida la torretta circolare con copertura ad ombrello che consente di accedere al terrazzo.
Conclusosi il periodo florido della famiglia Florio, il Villino Liberty, abbandonato, subì, purtroppo, nel 1962, l’oltraggio di un incendio. Questo ne danneggiò la parte muraria, tutto l’interno ivi compresi gli arredi.
Nel 1984 la Regione Siciliana ne prese possesso e, con i finanziamenti europei, diede il via al restauro che ebbe fine solamente nel 2009. Dopo anni di lavoro minuzioso, grazie alla cura della Sovrintendenza ai Beni Culturali, il Villino è ritornato agli antichi splendori. Oggi è possibile ammirarne l’intera bellezza che aveva originariamente. Persino gli arredi e gli interni sono stati rifatti ricorrendo a foto, testimonianze e soprattutto con l’ausilio delle moderne tecnologie informatiche. Oggi finalmente il Villino Florio, sede di rappresentanza della Regione Siciliana, è visitabile.