MusicaTradizioni

Il più piccolo ha soli 7 anni. Chi sono i più giovani zampognari di Sicilia?

In questo periodo magico di attesa del Santo Natale, per le strade si diffondono suoni quasi dimenticati che immediatamente riportano alla mente immagini e atmosfere d’altri tempi. Tra questi, inconfondibile il suono struggente della zampogna che raramente, si pensa di trovarla nelle mani di un bambino.

Invece non è così. In Sicilia ci sono sei giovanissimi musicisti che diffondono, con la loro musica, l’amore e la passione per la zampogna. Il più piccolo di loro è Francesco De Pasquale di soli 7 anni di Barcellona Pozzo di Gotto, segue Giovanni De Pasquale di 13 anni, Gabriele Spinella di 10 anni anche loro di Barcellona Pozzo di Gotto, Attilio Vagliasindi di 10 anni di Catania, Matteo Galofaro 12 anni di Augusta e Giuseppe Intelisano, più grande di Matteo, di soli tre giorni, di Castelmola.

I più giovani zampognari di Sicilia

Per alcuni di loro la passione per questo strumento nasce in famiglia, per altri è spontanea e nel loro caso davvero un dono magico che dà senso alle tradizioni, e imprime un forte valore all’identità culturale dell’individuo e dell’intera comunità dove queste si tengono in vita.

Palcoscenico delle loro performance, durante tutto il periodo natalizio, saranno i tanti presepi viventi dislocati un pò in tutta la Sicilia, le manifestazioni organizzate nei comuni e soprattutto le tradizionali novene di Natale che, come di consueto, vengono animate dal suono della ciaramedda, sia nella case, davanti ai presepi, che nelle chiese.

In questo periodo, raccolti nell’attesa del Natale, i cuori sono predisposti ad accarezzare ricordi e a farsi sopraffare dalla nostalgia; quella bella nostalgia che il suono antico e struggente della zampogna riesce a risvegliare.

Un forte augurio a questi giovani artisti affinchè continuino a diffondere l’amore e la passione per queste tradizioni, talvolta considerate antiquate e superate dimenticando, invece, che sono le fondamenta sane della nostra cultura che strizza l’occhio alla modernità.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button