Arte

Terme Vigliatore (ME): Umberto Cipriano realizza il Giudizio Universale con materiale riciclato

A Terme Vigliatore (ME), in occasione della festa patronale dedicata a Maria Santissima delle Grazie, 13-14-15 settembre, la scalinata del paese é stata trasformata in un tripudio di colori, simile ad un grande arazzo narrativo dal profondo significato spirituale. Artefice un 26enne del luogo, Umberto Cipriano, il quale ha riprodotto fedelmente il Giudizio Universale, di Michelangelo Buonarroti, realizzato tra il 1535 e il 1541 nella Cappella Sistina.

Umberto, al telefono, ci racconta come la sua passione per questo “lavoro” sia cresciuta nel tempo. Di lui ci dice che è un autodidatta, i suoi studi sono stati di tutt’altro indirizzo. Da anni realizza, a tema, l’allestimento di questa “infiorata” per l’occasione della festa patronale. L’idea del “giudizio universale” di Michelangelo l’aveva accarezzata più volte ma sempre accantonata perché la riteneva inarrivabile. Ma il lockdown gli ha dato una mano, suo malgrado. A gennaio comincia a cimentarsi, ritiene quasi impossibile realizzare i personaggi. Sono circa 250. Troppi. Ma come ci dice lui stesso “uno tira l’altro ” e poco alla volta la sua idea prende corpo. Da solo, in un garage, immaginiamo il giovane talento parlare con la materia, rivolgersi ai Santi e Profeti, dare corpo alla Madonna e conferire quell’espressione dolce ma severa a quel Cristo giudice nel giorno del Giudizio Universale. Forse qualche volta ha creduto di sentire le loro voci? Quando si è immersi in un capolavoro del genere può succedere di perdere il senso del tempo e dello spazio. Noi siamo rimasti incantati.

Umberto ha trascorso giorni e giorni, in “solitaria”, intento alla realizzazione e perfezionamento del suo capolavoro, che lui stesso definisce “certosino e massacrante”, ma di sicuro con un risvolto così appagante da rendere meno “pesante” il periodo della quarantena. Il momento più delicato e impegnativo è stato naturalmente il posizionamento dei pannelli, durante la notte e fino alla mattinata successiva. Ma il risultato è impagabile. Ci racconta ancora Umberto che i pannelli su cui è stato creato questo capolavoro, verranno rimossi e molto del lavoro andrà perso. Quel che sarà possibile recuperare magari darà spunto a una prossima opera d’arte.

L’opera è stata realizzata utilizzando diverse tipologie di materiale riciclato secondo una tecnica messa a punto dal ragazzo e raffigura il Cristo Giudice e la Madonna, circondati da Profeti, Patriarchi, Apostoli e Santi (alcuni di essi con gli strumenti del loro martirio), nel momento della parusia.

Cristo resuscita i morti e chiama con sé in Paradiso i “giusti” ordinando agli angeli di far scendere i “dannati” nell’inferno. L’opera è stata anche arricchita da alcuni effetti luminosi visibili dopo il tramonto rendendo l’atmosfera ancora più magica. Un connubio tra arte, passione e devozione che per il 10° anno consecutivo ha stupito l’intera comunità e sta attirando diversi visitatori provenienti anche dai paesi limitrofi.

Facciamo i complimenti al giovane e con un po’ di sana invidia ? gli auguriamo di realizzare tutti i suoi sogni. BRAVO Umberto!

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