Tradizioni

Suoni e voci di Sicilia: “chi beddri pira e chi beddri puma” l’abbanniata dell’ambulante nei vicoli

Se soggiornate in Sicilia, sarà facile che vi capiti di sentire di prima mattina qualcheAbbanniata” o “Vanniata” cioè il vociare altisonante di qualche venditore ambulante. Con molta probabilità sarà una “Abbanniata” al megafono quella che irromperà fragorosamente nella vostra tranquilla mattinata d’estate.

Nulla di cui preoccuparsi ovviamente, fa parte della normale routine siciliana. E non cercate nemmeno di capire cosa stia dicendo … le parole sono incomprensibili, solo l’ “Abbanniatore” (l’ambulante) sa quello che dice per pubblicizzare la sua merce e attirare l’attenzione di quante più persone possibili, come dice un noto proverbio siciliano U pisciaru soccu avi abbannia” (“Il pescivendolo pubblicizza ciò che ha”).

L’Abbanniata più comune è quella dei venditori ambulanti di frutta e verdura che, a bordo della caratteristica  “moto apa” stipata all’inverosimile di cassette cariche di ogni tipo di frutta e verdura, gridano la bellezza e la bontà dei loro prodotti assieme al prezzo, sempre da vero affare. Lo scopo è quello di fare affacciare le massaie che, dai piani alti delle loro abitazioni, pigramente, calano con una funicella un cestino di vimini (u panaru), in cui l’ambulante ripone quanto venduto. Capita spesso che la teatralità con cui si svolge la scena attiri intorno all’apa curiosi, acquirenti occasionali e di passaggio. In quel caso l’ambulante ha raggiunto il suo scopo ossia quello di avvisare quanta più gente possibile che è arrivato lui con la sua merce buona e bella: “Chi beddi pira, chi beddi puma chi aju”

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