Storie

Michela Mazzeo, la Designer che porta la Sicilia nel mondo

Oggi vi raccontiamo la storia di Michela Mazzeo, una creativa, Designer di gioielli, di origini trapanesi, che porta la Sicilia nel cuore e nel mondo.

Michela nasce a Trapani, classe ‘72, da madre sarta e padre pittore decoratore. Dopo aver frequentato il Liceo Artistico, sezione architettura, completa i suoi studi all’ Accademia di belle arti, lavorando come restauratrice e decoratrice per un decennio nella città di Napoli, dove aveva un atelier ben avviato. Circa 17 anni fa si trasferisce ad Amsterdam, dopo aver incontrato il suo attuale marito. Qui inizia a riprendere il gioco che aveva interrotto da bambina, la creazione di gioielli. Il materiale che utilizza è quello che ha sempre trovato a casa dei suoi genitori, il tessuto e i colori. A volte utilizza del materiale riciclato.

Un pezzo di vestito può anche avere un legame sentimentale, indossa spesso degli orecchini ricavati da un pezzetto di tappezzeria del divano di sua nonna. “I miei gioielli sono ispirati al mare , cerco di reinterpretare, con i tessuti, le alghe, i pesci, i crostacei, le conchiglie ecc.. del mio mare, il Mediterraneo. Ne sento la mancanza tutti i giorni, così ho deciso di creare il mio mondo è di esporlo sul sale ( mare essiccato)“ ci racconta Michela. Ha esposto in Spagna( Siviglia, Barcellona, Madrid ), in Italia a Trento e Gorizia, in Svizzera. Prossimamente in Portogallo, Grecia e probabilmente anche in Tunisia. Ovviamente anche in Olanda , ad Amsterdam all’istituto italiano di cultura al CBK . “Sono rimasta molto contenta della Spagna, dove hanno apprezzato molto i colori e le forme delle mie creazioni.”

Abbiamo fatto qualche domanda a Michela:

Cosa ti manca della Sicilia?
Della Sicilia mi manca l’atmosfera, i modi di fare, la concezione del tempo. Una giornata in Sicilia dura tanto, qui invece le giornate sembrano cortissime.

Speri di tornare a vivere in Sicilia un giorno?
Ritornerò sicuramente, ma ahimè non sarò più giovane.

Come sai in Italia i giovani fanno molta fatica nel fare carriera, che consiglio daresti a questi giovani?
Consiglio a tutti i giovani di fare esperienza all’estero, almeno 5 anni, per capire il valore dei nostri posti, della nostra gente , per riflettere ed avere nuove idee da sviluppare nel nostro paese. Solo così i giovani potranno capire il valore della nostra terra, ma deve passare qualche anno, altrimenti si tratta di una vacanza un po’ più lunga.

Se potessi tornare indietro nel tempo, rifaresti la scelta di lasciare la Sicilia?
Se potessi ritornare indietro ritornerei dopo 5 anni di esperienza all’estero, pianificherei il mio lavoro, con i mezzi di oggi si può essere internazionali vivendo anche a Trapani.

Siamo curiosi, raccontaci dei tuoi progetti futuri.
Da febbraio a giugno ho 4 progetti, ma per scaramanzia preferisco non parlarne, ancora devo avere la certezza della riuscita. Appena avrò la certezza vi racconterò. Ho in programma di contattare il Pepoli, per un progetto che avevo abbozzato qualche anno fa, ma poi non è stato possibile realizzarlo per mancanza di fondi.
Mi piacerebbe utilizzare anche qualche spazio aperto, chissà, sono speranzosa…”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button