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Le meraviglie della Valle dei Templi di Agrigento. Un’esperienza unica in Sicilia!

Un'esperienza immersiva nel cuore della civiltà greca

La Valle dei Templi di Agrigento è celebre per i suoi straordinari templi e i resti della storica polis di Akragas, una delle città più importanti dell’Antica Grecia. Estendendosi su 1.300 ettari, è uno dei più grandi parchi archeologici d’Europa e del Mediterraneo. Inoltre, il sito è riconosciuto come patrimonio UNESCO per il suo eccezionale valore culturale, attirando visitatori da tutto il mondo desiderosi di esplorare la magnificenza della sua architettura e la ricca storia che esso custodisce.

State pensando di visitare il Parco Archeologico di Agrigento? Vi proponiamo questa piccola guida con informazioni e curiosità che vi aiuteranno a vivere al meglio la vostra visita. Scoprirete che ogni tempio e ogni sito all’interno della valle racchiude storie affascinanti e dettagli unici che renderanno questo viaggio nel passato ancora più emozionante. Preparatevi a esplorare i segreti della storica Akragas e a immergervi nella bellezza e nella cultura della Sicilia antica!

I templi del parco archeologico

Immersi tra gli ulivi e posizionati su un crinale vicino al mare, si trovano i suggestivi resti dei templi, risalenti al periodo compreso tra il VI e il V secolo a.C., testimonianze della grandezza dell’antica Akragas. Tra questi, il Tempio della Concordia, risalente al V secolo a.C., uno dei templi greci meglio conservati al mondo, simbolo di pace e armonia dell’antica Akragas.

Ai piedi della Collina dei Templi si trova l’area sacra dedicata ad Asklepio, dio della medicina, utilizzata storicamente come accampamento romano durante l’assedio del 262 a.C. Il tempio di Ercole è il più antico dei templi dorici presenti nel parco, caratterizzato da un basamento di tre gradini e una struttura interna divisa in atrio, cella e vano posteriore. Il Tempio di Giunone, situato in posizione panoramica, risale anch’esso al V secolo a.C. e presenta resti architettonici che evocano la sua grandezza.

Valle dei templi di Agrigento
Valle dei templi di Agrigento – Foto di Alfio Finocchiaro – Shutterstock

Le rovine del Tempio di Giove Olimpio rappresentano i resti di uno dei più grandi templi dorici dell’antichità. Questo imponente edificio, caratterizzato da semicolonne e figure colossali, era in grado di ospitare fino a 42.000 persone. Il tempio di Vulcano, datato al 430 a.C., conserva solo piccole tracce del basamento e due colonne. Da non perdere anche la visita ai resti del Santuario delle Divinità Ctonie, dedicato a Demetra e Persefone e al tempio dei Dioscuri, oggi una delle rovine più rappresentative della Valle dei Templi.

Sulle pendici est della Rupe Atenea si erge il Tempio di Demetra, incorporato nella Chiesa di San Biagio del XII secolo, mentre sulla collina di Girgenti si trovano i resti del Tempio di Atena, integrato nella chiesa normanna di Santa Maria dei Greci. Oltre ai grandi templi, all’interno del parco si trovano l’Oratorio di Falaride, un tempietto in stile ionico e il Santuario Ellenistico-Romano, a nord del Monastero di San Nicola, composto da un tempietto con piazzale porticato, ampliato, in epoche successive, con portici dorici e statue marmoree.

Valle dei Templi di Agrigento - Tempio dei Dioscuri
Tempio dei Dioscuri – Foto di edi01.mail.bg – depositphotos.com

Museo Archeologico Regionale “Pietro Griffo”

Il Museo Archeologico Regionale “Pietro Griffo” custodisce importanti collezioni archeologiche che raccontano la storia di Agrigento e del suo territorio. Situato in contrada S. Nicola, con vista sulla Collina dei Templi, ospita reperti provenienti dal Museo Civico, dai musei di Palermo e Siracusa, e dagli scavi della Soprintendenza di Agrigento.

Necropoli paleocristiana e di Giambertoni

Dopo l’abbandono dei templi pagani, la parte meridionale della Collina dei Templi divenne un cimitero, segnando un ridimensionamento dell’area abitata. Lungo la “via sacra” si trovano tombe ipogeiche e una necropoli a cielo aperto, tra cui la grotta Fragapane. Uscendo da questa grotta, si raggiunge la necropoli romana Giambertoni, caratterizzata da tombe in pietra calcarea, inclusa la Tomba di Terone, un edificio funerario a torre risalente all’epoca tardo ellenistica.

Altri siti della Valle dei Templi di Agrigento

Oltre ai templi, al museo archeologico e alle due necropoli, all’interno della Valle dei Templi di Agrigento, vi sono molti altri siti di grande rilevanza storica e culturale che meritano di essere esplorati. Questi luoghi offrono un’affascinante testimonianza della vita quotidiana nell’antica Akragas, nonché delle pratiche religiose e sociali dei suoi abitanti.

Tra questi vi sono la Porta V, un accesso strategico alla polis di Akragas, protetta da una cinta muraria lunga circa 12 km, il ginnasio, che comprendeva una pista per la corsa e un portico per gli esercizi ginnici, il teatro, l’Ekklesiasterion che fungeva da luogo per le assemble, il Bouleuterion, utilizzato anticamente come sala del consiglio e i resti del Quartiere Ellenistico Romano.

Valle dei Templi di Agrigento
Valle dei Templi di Agrigento – Foto di jovannig – depositphotos.com

Il Giardino della Kolymbethra

Il Giardino della Kolymbethra si trova tra il Tempio dei Dioscuri e il Tempio di Vulcano ed è associato a un antico bacino artificiale voluto dal tiranno Terone dopo la vittoria nella battaglia di Himera nel 480 a.C. Descritto inizialmente come una piscina popolata da pesci e cigni, il sito è diventato un fertile orto-frutteto e, con l’aggiunta di agrumi, è stato denominato “giardino”. Dopo un periodo di abbandono, è stato recuperato dal FAI e oggi occupa 6 ettari di paesaggio agrario e naturale nella Valle dei Templi, con agrumeti, piante della macchia mediterranea e diverse specie da frutto. La Kolymbethra è un esempio di salvaguardia di un paesaggio tradizionale, noto per la sua bellezza e biodiversità.

Consigli per la visita

Per una visita ottimale al Parco Archeologico di Agrigento, è consigliabile portare acqua e snack per mantenersi idratati e avere energia durante l’esplorazione. Indossare scarpe comode è essenziale, poiché il parco si estende su una vasta area con terreni irregolari. Per arricchire l’esperienza, si consiglia di noleggiare una guida o un’audioguida, così da comprendere meglio la storia e la cultura di Akragas. Prendersi il tempo per ammirare i panorami e il paesaggio circostante renderà la visita ancora più memorabile.

La migliori stagioni per visitare Agrigento sono la primavera (aprile-giugno) e l’autunno (settembre-ottobre), quando il clima è mite e le folle di turisti sono meno intense. Durante i mesi estivi, le temperature possono essere molto elevate, quindi è consigliabile visitare il parco al mattino presto o nel tardo pomeriggio.

Controlla il sito ufficiale del Parco Archeologico di Agrigento per le informazioni più aggiornate sugli orari di apertura e sui costi dei biglietti. Generalmente, il parco è aperto ogni giorno, ma gli orari possono variare a seconda del periodo dell’anno. È consigliabile acquistare i biglietti in anticipo online per evitare le code.

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