La provincia di Enna, un gioiello sulle alture siciliane, tra specchi d’acqua e paesaggi da fiaba
La Sicilia fa, del suo essere isola, una delle regioni italiane più visitate e frequentate da turisti di tutto il mondo. E’ ricca di innumerevoli spiagge e di spettacolari coste, ma oltre al mare, è tanto altro. E’ storia, è natura, arte, tradizioni, accoglienza, cucina.
Enna: cuore della Sicilia
Enna è l’unica provincia, oggi libero consorzio comunale della Sicilia, dalla storia millenaria, che non ha sbocchi sul mare. I suoi 20 comuni sono arroccati come gemme preziose sulle alture, in posizione atta a porli in sicurezza. Li abbracciano i monti Erei e i Nebrodi e vantano il primato di essere i comuni più alti della Sicilia.. Enna si distingue in Enna Alta ed Enna Bassa, il più alto capoluogo d’Italia (900/990 m), e Troina tra i più alti della regione (1120m).
E’situata nel cuore della regione, tra il territorio di Palermo, Messina, Caltanissetta e Catania. Circondata da boschi, immersa in aree protette con esemplari rari di flora e fauna, pur senza mare è ricca di tanti specchi d’acqua. L’uomo si è ingegnato per poter accumulare riserve d’acqua, durante il periodo delle piogge. Ha creato, con degli sbarramenti artificiali, dei laghetti da cui attingere sia per usi agricoli che domestici.
I laghetti artificiali sosta per gli uccelli migratori
Tra questi il lago Pozzillo presso Regalbuto, uno dei bacini artificiali più grandi d’Europa. E’ un lago creato con la diga dell’Ancipa presso Troina. Segue il lago dell’Ogliastro in territorio di Aidone e il lago Nicoletti presso Leonforte. E ancora, più piccoli, il lago di Doberdò, di Pietrarossa e il lago Olivo. E poi il lago Morello e i laghetti di Monte Campanito e di Monte Sambughetti.
Tutti questi laghetti sono, per la loro posizione particolare al centro della Sicilia, rifugio, stazione, oasi prediletta per gli uccelli migratori. Qui si incrociano numerosi nei mesi tra aprile e maggio e tra ottobre e novembre. Inoltre costituiscono l’habitat naturale per una ricchissima varietà di animali acquatici.
Il lago di Pergusa
Tra i tanti laghi del territorio ennese c’è il lago di Pergusa, famoso soprattutto per la leggenda del ratto di Proserpina. Questo è l’unico lago naturale in Sicilia, creatosi per il cedimento del terreno. A questo territorio, Ovidio, nelle sue Metamorfosi, dedicò questi versi. «Qui sempre son fior, qui mai non verna: qui ride il suol di primavera eterna!»
E’ un lago nato così, non ha alimentazione se non dalle piogge, pertanto le sue acque sono leggermente salmastre. Qui si verifica, periodicamente, un fatto straordinario. Le sue acque si colorano di rosso per opera di un gamberetto. Questo vive, numeroso, sotto le piante acquatiche e, per sfuggire alla calura estiva, emette un pigmento rosso che crea questo fenomeno dell’acqua rossa.
Il Parco Minerario
Nelle vicinanze del Lago di Pergusa si trova il Parco Minerario Floristella-Grottacalda. Oggi una sorta di museo a cielo aperto, testimone della stagione dell’estrazione dello zolfo in Sicilia. Attività ancora presente qui fino alla metà degli anni ’80, con uno dei più grossi insediamenti industriali del Mezzogiorno. Nel Parco si può ammirare ancora la presenza della sorgente di acque sulfuree che alimenta il rio Floristella. Ci sono inoltre le emissioni continue di metano, acqua salata e ferruginosa attraverso vulcanelli di fango detti ‘Maccalube’.
