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Busiate "cu l'agghia"

La storia vuole che i genovesi, grandi navigatori, al rientro dall’oriente, attraccassero con le loro navi al porto di Trapani e durante la loro sosta facessero conoscere agli abitanti della città i loro piatti tradizionali tra cui il pesto e l'agliata genovese. I trapanesi accolsero questi nuovi sapori ma ben presto li trasformarono in quello che è diventata una carta d’identità, integrandoli con i prodotti del territorio trapanese: mandorle di Avola, l'aglio rosso di Nubia, il pomodorino pizzutello di Paceco, il sale marino, l'olio e il pecorino di Trapani.
Preparazione 20 minuti
Cottura 10 minuti
Tempo totale 30 minuti
Portata Primi
Cucina Siciliana
Porzioni 5 Porzioni

Ingredienti
  

  • 400 g di busiate fresche
  • 300 g di pomodorini
  • 5 spicchi di aglio rosso di Nubia
  • 60 g di mandorle tostate
  • Q.b. basilico
  • Q.b. olio evo
  • Q.b. pecorino grattugiato
  • Q.b. sale

Istruzioni
 

  • Mettete nel mortaio l’aglio, il basilico, il sale e pestate. Aggiungete le mandorle e continuate a lavorare.
  • Oggi si vuole ridurre il tutto col frullatore a immersione. Può essere una scappatoia, ma la gestualità e i sapori naturali subiscono un lieve choc!
  • Unite i pomodorini, privati della pelle, tagliati a pezzetti e amalgamate schiacciando con il pestello. Aggiungete al tutto abbondante olio d'oliva e mescolate bene.
  • Cuocete in abbondante acqua salata la pasta. Protagoniste privilegiate della pasta "cu l'agghia" sono le busiate. Una volta scolata la pasta, versatela nella zuppiera col pesto e conditela con una generosa “manciata” di pecorino grattugiato.

Note

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