Territorio

Una tappa da sogno in Sicilia: alla scoperta della costa trapanese tra sole, mare, storia e cucina

La Sicilia è una terra ricca di interesse turistico e culturale. L’estate chiaramente spinge il turista verso il mare. Ma oltre la costa c’è un territorio ricco di storia che val la pena visitare. Iniziamo il nostro viaggio alla scoperta delle bellezze del trapanese da Cornino, un piccolo borgo marinaro incastonato ai piedi del monte Cofano, nel comune di Custonaci. Un luogo straordinario, ma anche strategico dal punto di vista logistico; grazie alla sua posizione infatti, da qui è possibile raggiungere facilmente e in pochissimo tempo tutti i centri più importanti dal punto di vista turistico e culturale del trapanese. Custonaci è una cittadina vivace, famosa per i suoi marmi, ricca di storia, prolifica di attività legate alla tradizione. Il territorio custonacese offre al turista soluzioni per ogni gusto e per ogni esigenza. Dalla “casa vacanze” all’hotel, dal B&B al residence, parola d’ordine di una buona vacanza sarà sempre l’accoglienza.

Baia Cornino – Foto di CustonaciWeb

Partendo da Cornino, sono possibili vari itinerari di interesse turistico e non solo, all’interno della provincia di Trapani. Prerogativa dell’interessato costruire la sua vacanza aderente ai suoi bisogni e ai suoi interessi.

La provincia di Trapani si estende nella costa nord-occidentale della Sicilia ed è stata nei secoli territorio di approdi e di conquiste, crocevia di più civiltà che vi hanno lasciato testimonianze e impronte, sia nel territorio, con monumenti e reperti archeologici, sia nella cultura che nella mentalità dell’accoglienza e dell’integrazione, così come negli usi e costumi e, non per ultima, nella cucina.

Trapani, antica Drepanum, capoluogo della provincia omonima, è la città dei due mari, il cui territorio a forma di mezzaluna (falce per dirla con la sua origine epica, nata dalla dea Cerere), protende la sua punta là dove si incontrano i due mari, ponendo a guardia delle sue coste la Torre di Ligny che da una parte sorride alle Egadi e dall’altra strizza l’occhio a Erice.

Trapani – Foto di CustonaciWeb

Merita una visita la città di Trapani con le sue chiese e il suo centro storico; il mercato del pesce, la Torre di Ligny e una passeggiata alle mura di tramontana; il porto e l’imbarcadero per le isole Egadi.

Da Trapani saliamo a Erice che, dall’alto del suo borgo medievale, ci regala una vista mozzafiato ovunque ti “affacci”. Le sue vie strette e acciottolate, dove si aprono cortili curati e fioriti, con botteghe d’artigianato e pasticcerie rinomate, regalano al visitatore un borgo medievale ancora intatto e suggestivo. Completano la sua bellezza i resti del castello di Venere, il Baglio e, all’imbrunire, Erice, puntuale, ti regala tramonti sul mare da perderci il fiato.

Una giornata non basta per visitare Marsala, terra del vino, di musei e di reperti antichi con la sua nave punica; la vicina Mothia, dove ti muovi tra resti archeologici ; Mazara del Vallo con la sua “Kasbah”, testimonianza di accoglienza e integrazione, il museo con il satiro danzante, il suo porto e la sua imponente flotta peschereccia; che dire di Segesta e Selinunte, dove tutto parla di storia con testimonianze di popoli e civiltà del passato.

Saline di Marsala – Foto di Roman Babakin – Shutterstock

E se vogliamo vedere fondali e trasparenze non si può non dedicare un’attenzione particolare alle isole Egadi (Favignana, Marettimo e Levanzo); e magari anche a Pantelleria, la perla nera del mediterraneo, terra di capperi e di passito per essere sbrigativi. E non dimentichiamo la “Via del sale”, dove l’oro bianco luccica al sole tra Paceco e Trapani.

Paesaggi e scorci incantevoli offrono Castellammare del Golfo, Scopello, San Vito lo Capo, e tutto il percorso dello Zingaro, Riserva Naturale Protetta che partendo da Scopello, attraverso itinerari diversificati, arriva a San Vito Lo Capo regalando, lungo tutto il percorso costiero, calette da sogno.

Il piccolo borgo marinaro di San Vito Lo Capo posizionato al centro tra la riserva dello Zingaro e la riserva naturalistica di Monte Cofano, è caratterizzato da un paesaggio naturale a tratti incontaminato e selvaggio e da panorami mozzafiato.

Castellammare del Golfo – Foto di Balate Dorin – Stock.adobe.com

La spiaggia bianca bagnata dalle acque cristalline che tendono a sfumare sul blu verso il largo, si estende per circa 3km di costa, fondendosi con la fitta vegetazione, con le viuzze del borgo ornate di fiori profumati, e con le basse case bianche che ogni anno accolgono migliaia di turisti e visitatori provenienti da ogni parte del mondo.

Dedichiamo un’attenzione particolare alla “Riserva naturale orientata di Monte Cofano”. Oltre alla bellezza naturalistica da cartolina, il golfo, che si apre ai piedi del monte Cofano, parla di macchia mediterranea, di distese di palme nane; ci fa addentrare in percorsi naturalistici; si apre alla vista di grotte che parlano ancora di una vita che non c’è più. E poi ancora ci proietta nella preistoria e troviamo altre testimonianze, quelle della cultura contadina, quando l’astronomia era oggetto solo dell’esperienza; quando le giornate avevano ritmi regolati da luce e buio; quando la semina e il raccolto erano affidati a proiezioni della luce attraverso “buchi” creati da massi enormi, sovrapposti in modo tale che ci si stupisce ancora come facciano a stare in piedi. Ed eccoli che scandiscono, con una puntualità certosina, l’avvicendarsi degli equinozi e dei solstizi.

Riserva di Monte Cofano, Caletta “Agghiareddi” – Foto di Fabio Maranzano

Sul territorio trapanese si trovano testimonianze di attività scomparse: le tonnare. Alcune delle quali, oggi recuperate, sono state trasformate in strutture ricettive. Tante volte scenari della serie televisiva del commissario Montalbano e del film CEFALONIA, sempre interpretato da Luca Zingaretti, ambientato per la maggior parte del tempo negli splendidi scenari di Scopello.

Non dimentichiamo un’attrazione del trapanese che poniamo in fondo a questa panoramica, non a caso. Il nostro tratto distintivo: la gastronomia. E’ sufficiente guardarsi intorno per trovare piatti della cucina siciliana con prodotti di qualità e del territorio, composti da mani sapienti che non sacrificano la tradizione alla moda e non rincorrono il gourmet a scapito della semplicità e della qualità! Sulla pasticceria e sulla gelateria si potrebbero aprire volumi. Basta guardarsi intorno, chiedere e affidarsi. Il popolo siciliano è accogliente e generoso! E ci tiene a far bella figura con i suoi ospiti.

I peccati di gola qui non contano per l’accesso al Paradiso. In Paradiso ci siete già. Siete arrivati in Sicilia. Quindi buona vacanza in provincia di Trapani.

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