Cultura

A San Fratello “Il muro della poesia” cresce e regala emozioni. Inaugurazione venerdì 4 agosto

Ci sono muri di mattoni per proteggere, riparare, custodire. Di cemento e filo spinato, invalicabili, per dividere. Dell’indifferenza e dell’intolleranza per escludere. E poi ci sono loro, i muri che amiamo e dove ci piace stare. Muri per “raccogliere“, mettere insieme e condividere; muri che uniscono per spargere bellezza e poesia, muri dell’accoglienza, della generosità e della pace. La pace come negazione della guerra, e qui si parla di Nassirya, di perdita, di dolore.

San Fratello, Il muro della poesia – Foto di Raffaella Nardone

A San Raffaello, in provincia di Messina c’è “Il muro della poesia”. Un’iniziativa intrapresa dalla signora Raffaella Nardone che, ancora oggi, con la valida collaborazione di Alfio Catanzaro e con il contributo fattivo dell’amministrazione, ha portato avanti, allo scopo di creare e diffondere bellezza, allestendo un altro tratto di muro, in continuità e a completamento del primo e “vestendolo” ancora di poesie, (e altro) che partono dal cuore, arrivano ed emozionano.

Il lavoro completo si compone di 4 parti: ci sono poesie di autori classici e locali; in italiano e in siciliano. Poesie che, ripercorrendo il corso della storia, parlano con la voce di quei popoli che hanno lasciato il segno nella nostra lingua; lingua che ha saputo accogliere, integrare, arricchirsi e trasformarsi. Tra le tante, le poesie in galloitalico, proprie della parlata sanfratellana che riassume elementi piemontesi, liguri, emiliani e lombardi.

San Fratello, Il muro della poesia – Foto di Raffaella Nardone

E’ evidente come le varie declinazioni di una stessa lingua, come note, danno vita a una melodiosa sinfonia che consegna l’identità di un popolo e, se mantenute con consapevolezza e sano orgoglio, restituiscono, a chi legge o a chi ascolta, il profondo senso di appartenenza al territorio.

Tra le poesie, in siciliano, che si affacciano, a San Fratello, sul tratto di muro, in cui si staglia una Sicilia in pietra rossa, artigianalmente creata dalla stessa signora Raffaella, c’è anche una “poesia” di CustonaciWeb dedicata alla bella Sicilia, poesia che si trova a corredo del nostro libro “Ricette Siciliane – Storia miti e territorio a tavola”. Parla di prodotti della terra e del mare, di odori e sapori, di lavoro e creatività.

Quando le poesie, oltre ad emozionare, creano bellezza e danno decoro, tutto si traduce in arte e l’arte non ha confini. Tracima, esonda, si moltiplica. Bello chiama bello e così anche sportelli di vecchie porte, dismesse e abbandonate, ripulite, dipinte, dalla stessa signora Raffaella, affisse strategicamente a dare vita e dignità a un muro, alla facciata di una casa, a rendere visibili angoli abbandonati, raccontano della Sicilia e delle sue storie!

San Fratello, Il muro della poesia – Foto di Raffaella Nardone

E se la poesia regala bellezza, la bellezza diventa poesia e parla ai ragazzi, abbraccia i loro cuori, li emoziona, li coinvolge, li rende attori e spettatori, protagonisti del loro paese e del loro futuro. Così, i muri scrostati, anonimi e muti si riempiono di cielo, di monti e di prati e tra questi s’erge il Santuario imponente, la Roccaforte, la Croce in pietra e le Colonne del Chiostro Francescano mentre barchette leggere veleggiano nel mare dei gradini di un muretto. Perchè l’arte restituisce, sposta, integra, riempie!

Questo imponente e significativo lavoro, durato 4 lunghi anni, verrà ufficialmente inaugurato e consegnato alla cittadinanza Venerdì 4 Agosto con interventi culturali che si terranno a San Fratello in Via Roccalavera a partire dalle ore 18!

San Fratello, Il muro della poesia – Foto di Raffaella Nardone

Consapevoli che tutto ciò che viene presentato in questa giornata gioiosa per il paese di San Fratello, crea bellezza, armonia e benessere, sentimenti che si riflettono su chi guarda, ci piace concludere con le parole di Peppino Impastato “Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà”.

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