Tradizioni

Musica e cibo senza confini: incise in Germania le tarantelle siciliane per le ricette di CustonaciWeb

Dovevamo vestire a festa le nostre video-ricette, fornire loro l’abito giusto, quello che le rendesse riconoscibili alla prima nota, al primo fotogramma. Abbiamo pensato a lui, Rocco Ceraolo, l’amico friscalettaro e non solo, il giovanissimo siciliano di Longi, in provincia di Messina, con la passione per la musica, che studia e diffonde la musica folk-popolare siciliana, da immigrato, in Germania, quello che “se non sei siciliano non la puoi suonare quella musica, perché devi averla nelle vene per suonarla così!” E l’abbiamo contattato.

Backstage della registrazione

Gli abbiamo chiesto se poteva, se voleva! Rocco non ha bisogno di molte spiegazioni. Lui capisce già prima che gliele spieghi le cose, perché mentre tu esponi le tue esigenze, lui getta le basi, fa già un grafico nella sua mente. Quando la passione c’è e tu l’alimenti, quella passione cresce ed è sempre un passo avanti. Questo è Rocco. In Germania lui non è rimasto a piangere o rimpiangere, no, lui ha tessuto la sua tela, ha trovato altri appassionati di musica, siciliani e tedeschi, si è inserito per ascoltare, suonare, imparare; ha costruito occasioni di divertimento, di lavoro e crescita, con tutti.

Rocco ha sposato subito la nostra proposta restando un passo indietro, umile e rispettoso, semplice e profondo come sa essere lui. Da qualche giorno ci ha inviato le registrazioni delle musiche che avevamo concordato. Noi siamo soddisfatti e felici e gli abbiamo chiesto di raccontarci un po’ com’è andata.

Ha tenuto subito a sottolineare che per lui ei suoi amici è stato un momento di orgoglio e di divertimento, un’occasione per suonare e stare insieme. Si è definito studente lui e i suoi amici, -ha detto- non sono professionisti ma hanno l’hobby, sono estimatori della musica, senza pretese, per questo – aggiunge – spera di non averci deluso. Ci racconta che i tempi, per la messa a punto del progetto, sono stati dettati da fattori esterni, covid compreso e da tanti altri problemi che hanno creato rallentamenti. Ma lui non ha sprecato queste attese. Col metronomo ha provato, ha studiato, ha preso appunti, così che, quando si sono sbloccati gli impedimenti, c’era già qualcosa di sperimentato e provato da cui partire.

Erano le tarantelle l’oggetto delle nostre richieste, le 2 tarantelle siciliane, le più diffuse, le più conosciute in Sicilia, che dovevano fare da sottofondo ai nostri video e,  come succede nelle “musiche da film”, dovevano rispettare, nell’andamento, le fasi delle video ricette che generalmente si dividono in 3 tempi: introduzione, corpo centrale e conclusione riassuntiva. Questo, a dire di Rocco, si è presentato come unico problema-novità perché – come dice lui – “la tarantella, quando la suoni in pubblico, non ha tempi stabiliti, tu sai quando l’inizi ma non sai quando finisci; finisce per sfinimento dei ballerini o perché non ha più fiato il friscalettaro o fanno male le mani al tamburellista”.

Nel caso nostro, i tempi li detta la ricetta, il video, l’andamento, la sua lunghezza e quindi nasce l’esigenza di musiche di durate variabili. Per questo tutte le prove fatte da Rocco prima di iniziare le registrazioni sono tornate utili. E ci confessa Rocco sorridendo – “era la prima volta che registravamo, il microfono sembra un fucile puntato; suonare davanti a un microfono, ti mette ansia, anche il pubblico ma il microfono è diverso!”

Le registrazioni si sono svolte nello studio del tecnico Hunzelmann, a Biessenhofen, con attrezzature semiprofessionali, in due momenti separati. Questo si è reso necessario essendo, loro, solo tre musicisti mentre gli strumenti da suonare erano 5. Quindi c’è stata una prima registrazione con chitarra, fisarmonica e friscaletto che ha fatto da base e su cui hanno effettuato la seconda registrazione con tamburello e marranzano. A registrazioni finite il tecnico del mixaggio ha creato la musica finale, aggiustando i volumi, togliendo i rumori e facendo “pulizia”, come si dice in gergo, mantenendo la naturalità dei suoni perché rimanesse vera, autentica musica tradizionale.

Rocco parla del friscaletto assegnandogli la sensibilità che si dà a una creatura cara. Egli temeva che nella registrazione il microfono non “reggesse” il suono squillante che ha solitamente il friscaletto, invece – dice soddisfatto – “lo ha arrotondato bene!”

Artefici di questa avventura bellissima:

  • Rocco Ceraolo al Friscaletto e al Marranzano              di Longi (ME)
  • Daniele Gueccia alla Fisarmonica e al Tamburello       di Balestrate (PA)
  • Nicola Gueccia alla Chitarra acustica                         di Balestrate (PA)
  • Tecnico del mixaggio Christian Hunzelmann           di Biessenhofen

Un grazie infinito a tutti!

Alcuni attimi del backstage

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