Leggende

La straordinaria leggenda delle tre Ninfe che danzando generarono la Sicilia

La Sicilia è un’isola straordinaria ricca di miti e leggende ma soprattutto di siti naturali e archeologici che hanno ispirato i popoli, che nei millenni l’hanno dominata, a inventare e tramandare affascinanti racconti che narrano di ciclopi e di creature mostruose, di divinità e di uomini, di ninfe e di immensi tesori.

Antonio Canova, Le Tre Grazie – Foto di Paolo Gallo – Shutterstock

Tra i tanti racconti non mancano quelli legati all’origine dell’isola, nati dal bisogno insito nell’uomo di dare una spiegazione a tutto ciò che lo circonda. Tante teorie diverse quanti sono i popoli che su questa isola hanno lasciato la loro impronta e la loro cultura. Tra tutte ce n’è una in particolare che affascina per il modo in cui le figure mitologiche e la narrazione poetica sintetizzano la mescolanza delle culture.

Racconta il mito che tre ninfe, che per la mitologia greca erano delle giovani e bellissime dee legate alla natura e alla fertilità, andassero in giro per il mondo a raccogliere semi, frutti, sassi e parti di terra delle zone più fertili e feconde.

Ad un certo punto, attratte dal cielo limpido ed azzurro, di una particolare zona del pianeta, dove vi era solo del mare, iniziarono a danzare facendo cadere in acqua tutto quello che avevano raccolto. Il mare si illuminò come un arcobaleno e dalla sua schiuma emersero tre promontori proprio nel punto dove ciascuna ninfa aveva danzato.

Lo spazio fra i promontori che oggi tutti conosciamo come Capo Peloro, Capo Passero e Capo Lilibeo, si riempì creando un’isola, nuova e rigogliosa, a forma di triangolo, chiamata Trinacria.

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